tiglioSituazione fioriture
Dopo maggio anche la prima metà di giugno è stata caratterizzata da un meteo molto variabile sia dal punto di vista delle temperature che delle precipitazioni. Questa instabilità prolungata ha compromesso anche la fioritura di acacia in alta quota.

Potete cliccare qui per conoscere maggiori informazioni sulla produzione toscana di acacia. Le rese di miele di questa importante specie nettarifera sono sotto il melario nella nostra regione e nel resto dell’Italia la situazione non è migliore.
La sulla in collina ha beneficiato delle precipitazioni intermittenti senza comunque avere rese eccezionali. Nelle zone costiere la sulla è andata addirittura peggio per aver subito l’aridità invernale e non beneficiando delle successive precipitazioni primaverili. Il coriandolo, la cui raccolta è in corso nel senese, sembra dare buone rese.
La parziale “tregua” delle precipitazioni in questa metà di giugno sta al momento permettendo alle famiglie di salire a melario. Rovo e trifoglio, unito alle tante fioriture spontanee, sta fornendo un buon millefiori (Valdarno, Chianti, Casentino); negli areali cittadini anche se le fioriture dell’ailanto non sono resistite al maltempo, il tiglio, per esempio a Firenze, pare stia dando rese superiori al melario.
Le inflorescenze di castagno stanno fiorendo nei castagneti di bassa quota (300 metri), sebbene il cinipide continui a danneggiare le gemme i castagneti appaiono in discreta salute e già il primo polline di castagno, dal tipico colore giallo è visibile sulle bottinatrici. Anche per il castagno, potete monitorare l’andamento della fioritura sul portale Iphen.
Non mancano gli apicoltori che hanno istallato le trappole per la raccolta del polline nonostante il meteo non ottimale.

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Situazione famiglie
Le famiglie in prossimità della fioritura dell’acacia erano molto numerose e la tendenza a sciamare era rimasta bassa fino alla prima metà di maggio. Le scarse rese nettarifere unite alle precipitazioni hanno costretto le bottinatrici nel nido e all’inoperosità. Il maggior numero di operaie stipate nel nido ha favorito la sciamatura nella seconda metà di maggio e ad inizio giugno. Il fenomeno ha coinvolto soprattutto gli hobbisti e sembra nuovamente in calo.
Non mancano , specie in alta quota sopra i 600 metri, apiari alla fame a causa del maltempo prolungato e delle basse temperature.

Situazione sanitaria
Ci stiamo avvicinando al periodo in cui è necessario effettuare i trattamenti estivi contro la varroa, alcuni apicoltori stanno effettuando in questi giorni il test con lo zucchero a velo per valutare il livello di infestazione della varroa. La situazione varia molto da zona a zona e soprattutto da azienda e azienda; per chi volesse un ripasso sulle modalità di utilizzo dei vari farmaci in commercio può partecipare ad uno degli aggiornamenti tecnici che Arpat sta organizzando per i propri soci.