ape polline2Situazione fioriture

Dopo un settembre di stampo primaverile anche la prima metà di ottobre ha mantenuto temperature nettamente sopra la media.
Per tutto il mese di settembre le api hanno potuto godere di una gran quantità di fonti nettarifere, in particolare edera e inula, quest’ultima ancora in corso.

Molti apicoltori, per far fronte ad una stagione di scarse produzioni, si sono cementati nella raccolta del miele di edera con tutte le problematiche che ne derivano. Le produzioni in collina, seppur con molte difficoltà e smielando spesso miele ad umidità sopra il 19%, sono state notevoli: fino a 2-3 melari.
Il corbezzolo è in fioritura in bassa collina e, nonostante l’arrivo delle piogge, vige un cauto ottimismo anche per questa produzione.

Situazione delle famiglie

Da registrare, fenomeno comune in tutta Italia, una cattiva accettazione delle regine sgabbiate dopo i trattamenti antivarroa. Fortunatamente la presenza di un buon numero di fuchi fino a settembre inoltrato ha favorito la fecondazione delle nuove regine che comunque non è bastata a rimpiazzare le famiglie orfane con un conseguente aumento della richiesta di regine che gli allevatori non sono riusciti a soddisfare.
Data la massiccia importazione di edera, molte famiglie hanno intasato il nido; in special modo quelle con regina in sostituzione e quelle dove non è stato aggiunto il melario. Ultimamente a causa di alcuni apiari con famiglie non omogenee e la netta diminuzione di importazioni si sono verificati fenomeni di saccheggio.
Al momento le famiglie sane hanno mediamente 4-5 telaini di scorte e 3 di covata e appaiono quindi ben attrezzate per passare l’inverno.

Situazione sanitaria

aethina tumida2Segnaliamo la presenza del parassita Aethina tumida in Calabria, consigliamo di visitare il sito di Unaapi www.mieliditalia.it per seguire i programmi di eradicazione e monitoraggio del parassita sul suolo italiano.
Ritrovato un esemplare adulto di Vespa velutina, ormai insediata in Liguria, anche nel centro di Savona. Si tratta del ritrovamento più orientale di cui si abbia oggi conoscenza.
Alcuni apicoltori hanno notato presenza di covata calcificata in alta collina.
Divergenti le segnalazioni sulla presenza di varroa; se al momento dei trattamenti tutti erano concordi nell’affermare una massiccia infestazione ad oggi i pareri sono contrastanti.