La manifestazione organizzata da Arpat in collaborazione con il Comune di Vernio è giunta quest’anno alla 18° edizione ma da due anni abbiamo deciso di ripensare il concorso ad essa abbinata dandogli una nuova veste, quella del Contest con giuria di consumatori piuttosto che di assaggiatori esperti.

Come sempre quando si intraprendono nuove strade c’è sempre il timore di non raggiungere il risultato sperato; è giunto il momento di fare un bilancio su questi due primi anni di esperienza!

L’idea di proporre il Concorso abbinato alla manifestazione in una nuova veste è nata dalla volontà di differenziarlo dal modello classico e dal suggerimento di alcuni produttori che desideravano avere un giudizio di gradimento più legato al possibile riscontro di mercato.

Per poter organizzare il tutto e costruire un metodo di giudizio nuovo abbinato a delle schede di facile interpretazione, ci siamo affidati all’esperienza e professionalità di Emily Mallaby, docente dell’Albo di assaggiatori del miele e collaboratrice di Arpat da tempo.

Le schede si sono differenziate per tipologia di giuria, più elaborate quelle dedicate ai consumatori adulti, più giocose quelle per la giuria composta da giovani consumatori under 16, entrambe completate dalla richiesta di un giudizio soggettivo sul motivo delle proprie scelte.

Molto interessanti sono stati i giudizi e le motivazioni sul perché un miele sia maggiormente gradito piuttosto di un altro. Ognuno ha espresso la propria sensibilità al prodotto in maniera differente, in particolar modo i più giovani si sono rivelati, ovviamente, i più fantasiosi.

Le giurie pur essendo “popolari” sono state gestite con estrema professionalità da Emily, sia nella preparazione dei campioni che poi successivamente nella elaborazione dei dati raccolti.

I campioni sporzionati in bicchierini anonimi e preparati in confezioni contenenti ognuna 8 differenti mieli identificati con un numero, ogni confezione era allestita con mieli differenti e abbinati casualmente. Un lavoro veramente accurato seguendo gli standard dei concorsi gestiti dall’Albo degli assaggiatori di miele.

 

Nel complesso il numero di partecipanti alle due giurie è stato molto interessante, 36 adulti e 35 under 16, questo ha permesso di ottenere un campione sufficientemente articolato e ben rappresentativo dei consumatori locali. Molti dei giudici hanno, dopo la premiazione, potuto dare un nome al produttore di quel particolare miele che maggiormente avevano apprezzato ma che fino alla fine era solamente un numero. Molti apicoltori si sono visti contattare per ricevere i complimenti o per l’interessamento all’acquisto del prodotto.

La partecipazione al contest da parte delle aziende apistiche ha ovviamente risentito della crisi produttiva della zona, infatti i mieli in concorso quest’anno sono stati 18 contro i 54 dell’anno scorso.

Le aziende erano però quasi esclusivamente apicoltori professionisti con partita iva con solo un apicoltore in autoconsumo. Per quanto riguarda i vincitori abbiamo un dato che più di altri è significativo, il fatto che su 4 mieli premiati 2 sono stati prodotti da aziende che gestiscono più di 100 alveari. Questo aspetto sulla tipologia di partecipanti al contest in questa nuova veste non è secondario, se pensiamo infatti che storicamente i partecipanti ai concorsi “classici” generalmente sono in gran parte rappresentati da apicoltori con pochi alveari che fanno apicoltura principalmente per diletto.
Altra peculiarità di questa formula di contest è il fatto che ci ha permesso di confrontare i gusti delle due platee di consumatori evidenziando in maniera netta i differenti giudizi dei giovani rispetto agli adulti, tant’è che il miele preferito dai giovani è risultato il meno apprezzato dagli adulti. Inoltre, e c’era da aspettarselo, il miele monoflora di castagno dal classico retrogusto amaro è stato nettamente più apprezzato dagli adulti a discapito del millefiori più gradito alla giovane platea.

Il contest è stato pensato proprio con lo scopo di individuare non il miglior miele o il più rispondente ad una determinata categoria bensì e più semplicemente il più apprezzato dal consumatore. Un nuovo punto di vista della qualità del nostro lavoro, probabilmente quello più utile alle aziende che si devono confrontare con il mercato.

Per rendere più allettante la partecipazione e ampliare il più possibile la varietà di mieli in concorso anche in questo caso si è voluto riconoscere una menzione ed un piccolo premio in materiale apistico ai più votati.

I mieli più apprezzati di questa edizione sono:

Abbiamo fatto questo con l’intenzione di offrire ai nostri associati un nuovo spunto di riflessione con l’auspicio di avere negli anni una sempre maggiore partecipazione, sia degli apicoltori che dei consumatori, ottenendo informazioni sempre più utili e dettagliate sul rapporto tra produttore e consumatore.

Paolo Betti