Il lavoro dell’apicoltore ci ha insegnato che non esiste una stagione uguale ad un’altra. Sono così numerose le variabili in
gioco connesse all’attività che ci è difficile prevedere le difficoltà che andremo ad affrontare anno per anno.
La stagione 2022 non si discosta da quanto appena detto ma per cercare di non essere impreparati per l’anno venturo
abbiamo riassunto 6 punti salienti, 3 positivi e 3 negativi che hanno caratterizzato e condizionato l’annata e che
probabilmente avranno ripercussioni per la prossima stagione. 

Questa e altre notizie nella newsletter Arpat.

Fenomeni positivi

1) È tornata l’acacia 

Non certo con le produzioni eccezionali di annate come il 2011 ma il nettare di robinia, dopo essere stato totalmente assente nel 2021, è tornato finalmente nei melari. Il maltempo di inizio maggio ha in parte danneggiato le fioriture in pianura ma successivamente il clima si è stabilizzato dalla seconda decade e si sono quindi verificate condizioni favorevoli alla produzione di nettare che raramente si erano viste negli ultimi anni: temperature massime diurne non eccessive temperature miti notturne, assenza di precipitazioni e umidità atmosferica non azzerata da fenomeni ventosi.L’assenza di precipitazioni è andata a compromettere il prosieguo della stagione e la fioritura di piante nettarifere nel periodo tardo primaverileestivo, ma al contempo l’assenza delle piogge durante la fioritura dell’acacia ha permesso alle api di bottinare la robinia per tutto l’arco della fioritura con rese anche molto buone in appennino soprattutto in Garfagnana.

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2) Sciamatura controllata

Da sempre motivo di preoccupazione per molti apicoltori quest’anno la febbre sciamatoria non è mancata ma è stata sicuramente più contenuta rispetto agli anni passati. Il motivo di tale fenomeno e da ricondursi al picco di febbre sciamatoria che è coinciso con l’importazione di acacia è ciò ha inibito le colonie nel creare celle reali favorendo la raccolta di nettare

3)Autunno caldo 

L’autunno caldo ha permesso alle colonie più deboli di potersi rimettere in sesto in vista dell’inverno. Per tutto il mese di ottobre abbiamo avuto temperature simili al mese di giugno e anche la prima parte di novembre, seppur con clima più mite, ha conservato tale tendenza. Dopo un periodo di assenza prolungata abbiamo avuto precipitazioni sparse che, seppur poco consistenti, hanno giovato non poco alla vegetazione in stress idrico da molti mesi. L’importazione di nettare, in particolare edera e inula è stata diffusa e graduale e ciò ha permesso agli apiari di accrescersi e di immagazzinare scorte. Purtroppo non poche zone hanno visto il raccolto autunnale inadeguato per durare fino a febbraio. Non sono poche le aree che già da adesso, viste le scorte non abbondanti, avranno bisogno di nutrizioni con candito tra dicembre e gennaio. Situazione peggiore in apiari particolarmente compromessi da alti livelli di infestazione da varroa o sensibilmente debilitati dall’assenza di scorte estiva. Nonostante tutto però la mortalità degli alveari almeno per il momento, è stata contenuta proprio grazie a questo autunno mite. È tuttavia doveroso mantenere i livelli di guardia alti poiché, sebbene ad un buon numero di alveari deboli abbiano giovato tali condizioni, non è al contempo detto che siano in grado di sostenere l’arrivo dell’inverno senza (o nonostante) opportuni interventi da parte dell’apicoltore.

Fenomeni negativi

1) Caldo e secco

È stato un anno in cui è piovuto indubbiamente poco con un inizio di stagione ed un periodo estivo caratterizzato, per la nostra Regione, dall’assenza di fioriture nettarifere importanti (erica prima e melata in estate). Il mese di maggio è stato il più caldo di cui si ha memoria, superiore alle 2 annate torride del 2003 e del 2009. Purtroppo, sebbene la colonnina di mercurio stia cominciando solo ultimamente ad assestarsi su livelli leggermente sotto media le piogge continuano ad essere nettamente insufficienti.

2) Flop del castagno

Le medie produttive del miele di castagno 2022 sono
molto inferiori al melario negli areali produttivi di bassa
quota. In queste zone il castagno è fiorito in largo anticipo, per breve tempo e in concomitanza con un caldo torrido che non ha certo aiutato la produzione di nettare. Meglio in quota, dove i boschi di castagno hanno sofferto meno il caldo anomalo favoriti da una maggior umidità
atmosferica. Tendenzialmente le rese in Appenino e nel Casentino si aggirano sul melario con picchi di 15-20kg ad alveare in stazioni vocate in versanti umidi ma le medie registrano valori ben inferiori.
Rispetto allo scorso anno, dove il castagno è risultata
l’unica produzione accettabile, le rese 2022 hanno visto un calo del 20-50%. Tale dato è in contro tendenza rispetto agli ultimi anni dove il castagno era forse l’unica fioritura che manteneva una costanza produttiva di stagione in stagione.

3)L’espansione delle Vespe in Toscana

I ritrovamenti di Vespa velutina e Vespa orientalis nel
territorio toscano si sono moltiplicati tra l’estate e
l’autunno. Se prima le specie si “spartivano”
rispettivamente la parte settentrionale e meridionale della regione ad oggi abbiamo registrato ritrovamenti dei due calabroni anche in provincia di Firenze e in provincia di Livorno. Tra le due specie sicuramente la V. velutina desta maggiori preoccupazioni per il settore apistico, in questo ultimo anno il suo areale di espansione, oltre alla provincia di Massa Carrara e la Lunigiana, ormai fortemente colpite, ha interessato la provincia di Pisa in due nuovi apiari, la Garfagnana in provincia di Lucca, la città di Livorno e la provincia di Firenze nei comuni di Vinci e Greve in Chianti se pur (in questi ultimi due casi con rinvenimenti di singoli maschi). Con tali premesse è evidente che il prossimo anno sarà fondamentale una ancor più intensa attività di monitoraggio per tentare di arginare il problema.
Ringraziamo tutti coloro hanno effettuato le segnalazioni e invitiamo tutti a volerci comunicare tutti gli apiari monitorati con trappole o con sedute di osservazione durante agli alveari con l’apposito modulo più volte comunicato per mail.