Un bell’articolo sui rischi della contraffazione dei mieli in Italia, a cura di Maurizio Melani sulla Repubblica di sabato 6 febbraio.
Nel 2015 il 9,2% dei campioni di miele analizzati dall’ICQRF – Ispettorato centrale repressione frodi è risultato contraffatto.
La maggior parte delle irregolarità riguardano la falsa dichiarazione sull’origine botanica o geografica di un miele.
Scegliere prodotti di filiera corta, leggere attentamente le etichette scegliendo il made in Italy e non fidarsi di prezzi troppo bassi, secondo il dottor. Raffaele dell’Olio ricercatore presso il Crea-api, rappresenta un buon metodo per non cadere in brutte sorprese.
L’articolo cita anche Arpat per il suo importante contributo nel realizzare, insieme alle istituzioni, la nuova legge regionale (L.R. 21/09) e la stesura e pubblicazione delle “linee guida per l’autocontrollo igienico-sanitario nella produzione primaria del miele”
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