Report novembre – scorte e sole verso l’inverno

Stiamo attraversando un periodo di stabilità climatica caratterizzato da giornate soleggiate, con un lieve calo termico di 3-4 gradi, perfettamente in linea con l’avanzare del mese di novembre. Nonostante il calo delle temperature, siamo ancora lontani dall’arrivo del freddo intenso (arriverà mai?); le temperature minime raggiungono i 5-6°C, mentre le massime restano elevate per la stagione, con valori intorno ai 19-20°C.

In Toscana, le api stanno beneficiando di queste temperature pomeridiane relativamente alte e del sole riuscendo ancora a bottinare sugli ultimi fiori di edera in pianura. Grazie a questa fioritura tardiva, gli alveari sono riusciti a incamerare un buon quantitativo di scorte, che, in combinazione con altri nettari, offre buone prospettive per affrontare l’inverno senza dover ricorrere a nutrizioni di supporto.

Nonostante le temperature massime sopra la media stagionale, il calo termico notturno e la riduzione delle ore di luce stanno portando le regine a interrompere la deposizione, soprattutto in aree collinari e montane. Se la tendenza climatica dovesse proseguire, è probabile che i primi blocchi naturali di covata si manifestino nei prossimi giorni in alcune zone, permettendo alle aziende di pianificare trattamenti con Apibioxal gocciolato.

Attività apistiche consigliate in autunno

Grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli e alla fine dei fenomeni di saccheggio, è ancora possibile eseguire visite di controllo piuttosto approfondite.

Le principali attività da svolgere includono:

  • Verifica della presenza e della salute della regina: Se la regina non è presente o è in cattive condizioni, è consigliabile unire la colonia con un’altra.
  • Controllo della forza della colonia: Le colonie con meno di 2-3 telaini ben presidiati avranno difficoltà a superare l’inverno.
  • Trasferimento di colonie piccole ai portasciami: Ridurre lo spazio a disposizione può favorire la sopravvivenza di colonie deboli.
  • Spostamento delle colonie prima della formazione del glomere: Intervenire ora facilita la gestione degli alveari e riduce il rischio di stress per le api.
  • Limitazione delle correnti d’aria: Chiudere i fondi e le porticine e utilizzare dischi sul coprifavo, evitando però situazioni che possano generare ristagno di umidità.

Gestione del blocco di covata e trattamento autunnale

In alcune aree, il blocco naturale della covata è già iniziato, ma risulta ancora difficile ottenere una completa assenza di covata in molte zone, condizione necessaria per una massima efficacia del trattamento con acido ossalico gocciolato. Per ovviare a questo problema, molte aziende hanno iniziato a ingabbiare le regine per indurre un blocco autunno-invernale, in modo da poter successivamente trattare le colonie con Apibioxal.

Accortezze per l’ingabbiamento autunnale:

  • Monitorare attentamente le condizioni meteo, poiché l’ingabbiamento richiede temperature adeguate.
  • Stringere la colonia per ridurre il rischio che la regina sia abbandonata dal glomere durante la ricerca delle scorte.
  • Evitare l’ingabbiamento nelle colonie più deboli.
  • Posizionare la gabbietta in una posizione centrale, vicino alle scorte.
  • Proteggere la regina dal getto diretto del sublimatore durante i trattamenti.
  • Prestare attenzione al rischio di saccheggio nelle giornate miti autunnali, che potrebbe compromettere la stabilità della colonia.

Queste precauzioni consentiranno una gestione ottimale delle colonie, aiutandole a entrare nell’inverno con le migliori condizioni possibili.

Trovato un nido di V. velutina con la tecnica del radiotracking

Nei giorni 23 e 28 ottobre, è stato ottenuto il primo risultato positivo per la Toscana con la localizzazione di un nido di Vespa velutina.

La scoperta è avvenuta grazie all’uso della telemetria, o radiotracking, una tecnica che prevede l’applicazione di un piccolo emettitore, denominato TAG o PIN, sulla vespa, per poi seguirne i movimenti con antenna e ricevitore.

Il nido è stato individuato a Prato in una siepe infestata da edera, ad altezza d’uomo, a circa 400 metri dall’apiario attaccato dai calabroni, nella zona prospiciente al casello autostradale di Prato ovest.
Questo risultato è significativo, e maggiormente utile poiché si tratta di un’area di nuova colonizzazione. Sia che fosse stato l’unico o anche uno dei pochi l’eliminazione del nido nell’area circostante incide in maniera importante sulla presenza delle regine fondatici presenti nella prossima stagione produttiva.
Questo primo successo è stato possibile grazie al Piano regionale di gestione della specie aliena vespa velutina, operativo dal 2023 in attuazione della normativa europea e nazionale che ha permesso l’acquisto dell’apparecchiatura per radiotelemetria.

Il piano prevede il coordinamento scientifico e lo sviluppo della tecnica della radio telemetria da parte di tre dipartimenti universitari: il Dipartimento di Scienze Veterinarie e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze. Per il monitoraggio e la distruzione dei nidi, collaborano le tre principali associazioni apistiche toscane: ARPAT (Associazione Regionale Produttori Apistici toscani), AAPT (Associazione degli Apicoltori delle Province Toscane), Toscana Miele.

Il gruppo operativo costituito da questi enti sta impiegando strumenti tecnologici innovativi, come il radiotracking, e gestisce una rete di monitoraggio su tutto il territorio regionale per neutralizzare i nidi individuati.

Il personale, formato appositamente nell’ambito del piano, opera al fine di contenere e limitare la diffusione della vespa velutina, che causa gravi danni all’apicoltura.

A tale scopo, il gruppo collabora con altre istituzioni scientifiche, come il Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente del CREA, e con associazioni apistiche di altre regioni. Tale collaborazione avviene anche nell’ambito della rete STOP VESPA VELUTINA, creata dal progetto ministeriale del MIPAAF (concluso nel 2016), rete che ha continuato a operare per sviluppare strategie di contenimento di questa specie esotica invasiva.

Webinar Vespa velutina e Vespa orientalis

Vi aspettiamo martedì 5 novembre ore 21:00 su piattaforma Zoom per il webinar “Vespa velutina e Vespa orientalis: strategie di sopravvivenza a confronto.”

Stefano Fenucci, tecnico apistico, farà chiarezza sulle strategie di controllo delle vespe, illustrando le tecniche di lotta ad oggi più diffuse e i metodi sperimentali con un approccio pratico basato sulle esperienze di campo.

Se hai domande da porre puoi anticiparcele compilando il modulo (link), Stefano risponderà durante l’incontro:

Ecco il link per l’iscrizione alla riunione

Dopo l’iscrizione, riceverai un’email di conferma con le informazioni necessarie per entrare nella riunione.

Fax non più attivo

Vi comunichiamo che il nostro numero di fax 055/7472800 è stato soppresso

Eventi 2024

Giovedì 8 febbraio – DEGUSTAZIONE GUIDATA DI MIELI A SESTO FIORENTINO

Giovedì 8 febbraio il Comune di Sesto Fiorentino si è visto promotore di evento a tema miele, affidato ad Arpat e aperto ai suoi cittadini, con l’obiettivo di fare conoscere e promuovere questo meraviglioso alimento e la sua qualità.
L’iniziativa si è svolta presso la bellissima Biblioteca Ernesto Ragionieri
Una divulgazione informata, con Emily Mallaby, docente esperta in Analisi Sensoriale del Miele, che ha raccontato al pubblico il prodotto, la sua origine, composizione e le esigenze produttive. Grazie all’esperienza diretta della degustazione guidata di mieli, i partecipanti hanno potuto avere un’infarinatura di analisi sensoriale del miele e assaporare tutta la possibile varietà che i diversi mieli uniflorali italiani hanno per colore, profumo, gusto, aroma, cristallizzazione. Sono stati presentati i mieli di: acacia, sulla, coriandolo, eucalipto, castagno.

TIRLI

Alla vigilia del World Bee Day, Tirli si immerge in un ronzio di persone curiose, attratte dai banchi dedicati ai prodotti dell’alveare e al mondo delle api.
Il pomeriggio è iniziato con la visita all’apiario dei sensi di Massimo Mancini. Una struttura che stimola le nostre percezioni facendoci entrare nel mondo delle api.
Durante tutta la giornata si sono svolti laboratori manuali dedicati ai più piccoli e una degustazione di mieli Toscani che ha visto molte persone curiose mettersi alla prova nello scoprire i gusti e gli aromi dei mieli della nostra regione.
Una parte importante è stata dedicata allo studio dei pollini del “Progetto Beta” dell’Università di Pisa, che ha esposto i risultati fino ad ora raggiunti.
Il tutto è stato condito dalla presenza di stand gastronomici che offrivano prodotti locali. La giornata è terminata con un aperitivo di idromele fatto con il miele di Tirli.

72 ore di biodiversità

Nell’ambito della 72 ore di biodiversità i tecnici ARPAT hanno partecipato ad uno dei tanti momenti divulgativi che questa ricchissima manifestazione organizzata dalla Rete Semi Rurali ha offerto a grandi e piccoli.
L’evento si pone l’obiettivo di diffondere la cultura della biodiversità “dal campo alla tavola”, per poter aiutare ognuno di noi a diventare consumatore e quindi cittadino consapevole e più attento.
Il contributo di ARPAT si è realizzato parlando del mondo delle api agli studenti e alle studentesse delle scuole elementari. Con l’immancabile arnia trasparente da osservazione abbiamo ripercorso la vita delle api e il lavoro indispensabile che queste fanno a supporto della nostra catena alimentare e della vita di tutti i giorni.
L’attenzione e la curiosità delle bambine e dei bambini sono state altissime. Tutti ottimi segnali sapendo che il nostro futuro è anche nelle loro mani.
Con queste giornate siamo certi di alzare sempre un po’ di più l’attenzione delle persone ad una vita che vada d’accordo con l’ambiente. Visto l’interesse sempre maggiore dimostrato per il nostro settore, siamo certi che queste azioni abbiano una buona efficacia.

ALLA SCOPERTA DELL’IDROMELE

L’idromele è probabilmente la bevanda alcolica più antica della storia ma, almeno in Italia, risulta per molti sconosciuta. Nonostante ciò l’interesse da parte degli apicoltori per produrlo e la curiosità del consumatore di miele sta sempre più incrementando. Per tali ragioni Arpat ha organizzato 2 serate presso la biblioteca delle Oblate. 

Grazie ad un team composto da tecnici apistici e sommelier, sono stati degustati e descritti alcuni idromeli selezionati suggerendo peculiarità ed abbinamenti.

Gli apicoltori presenti hanno portato il proprio idromele per condividerlo con la platea e richiedendo un giudizio ai relatori della serata.

Tutti e due gli eventi hanno raggiunto in pochi giorni il numero massimo di partecipanti a conferma del fatto che l’idromele attiri un nutrito gruppo di curiosi.

GIARDINO DEGLI ETRUSCHI

Tra Arpat e il Comune di Sesto fiorentino vi è una salda collaborazione, che ci vede alleati su tematiche importanti come la salvaguardia degli impollinatori, ma anche in opere e iniziative concrete, a partire dal “Giardino delle Api”. Grazie ad una donazione della Faggi Enrico Spa, Arpat ha allestito un giardino tematico, un apiario didattico che è soprattutto un nuovo spazio educativo per la città, perché offre a grandi e piccini l’occasione di imparare, vivendo un’esperienza diretta. Qui tutte le info.


Tra le iniziative promosse grazie al sostegno del Comune di Sesto Fiorentino, il 28 aprile presso il Parco degli Etruschi di Colonnata si è svolta una giornata dedicata alle api. 

Corso di formazione sulla fecondazione artificiale delle api regine

Siamo lieti di annunciare che il 14 e 15 giugno si terrà presso la sede di ARPAT, in via Paolo Boselli 2, il secondo corso di FECONDAZIONE ARTIFICIALE delle API REGINE, organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con AISSA (Associazione Italiana per la Selezione e la Salvaguardia di Apis mellifera)

Il corso prevede una prima giornata di teoria e una seconda giornata di pratica. Le nozioni teoriche sono finalizzate all’apprendimento e alla corretta esecuzione della tecnica di inseminazione strumentale.

 

Tirli, Calenzano e Scandicci – gli eventi e le iniziative in favore delle api

In occasione della festa delle api sono molte le iniziative che si svolgeranno sul territorio toscano per la valorizzazione dell’apicoltoram per la tutela delle api e per promuivere i prodotti dell’alveare.

Di seguito segnaliamo alcuni eventi in cui Arpat ha accettato con entusiasmo di partecipare grazie alla presenza dei suoi tecnici e soci. 

Ricordiamo inoltre che il 19 maggio molte aziende associate parteciperanno al progetto mielerie aperte aprendo le porte delle proprie strutture al pubblico per condividere la propria passione. 

Festa delle api e del miele a Tirli il 19 maggio

Un pomeriggio dedicato alle api e ai prodotti dell’alveare!

Arpat sarà presente all’evento e organizzerà una degustazione di miele insieme al nostro tecnico Luca Baldini. 

Vi aspettiamo!

Festa delle api e della Biodiversità – 19 maggio Calenzano

Laboratori, spettacoli e tante attività per grandi e bambini all’interno del parco di Travalle di Calenzano. 

Partecipa al laboratorio Arpat  “Un hotel per le api: inventiamolo insieme!” 

72 ore di biodiversità

Al via la terza edizione della 72 ore di biodiversità a Scandicci. Nei giorni di lunedì 20, mercoledì 22 e sabato 25 maggio 2024 in Piazza della Resistenza per un evento ideato e promosso da Rete Semi Rurali ETS e patrocinato dal Comune di Scandicci.

Arpat sarà presente il 20 maggio ed illustrerà agli studenti l’importanza delle api per la biodiversità

Una Giornata di Miele: un’immersione golosa nel mondo del miele dell’Arcipelago Toscano

Sabato 25 Maggio  dalle ore 09.00 la Collegiata di San Sebastiano a Marciana accoglierà  “Una Giornata di Miele”,  incontro interamente dedicato a questo nettare dorato, frutto dell’instancabile lavoro delle api e dono prezioso della natura. Sarà un’ imperdibile occasione per immergersi nel mondo affascinante dell’apicoltura , conoscerne i segreti, i sapori e le mille virtù.

L’iniziativa, cofinanziata dall’Unione Europea, è organizzata dal Comune di Marciana, in collaborazione con:   Arpat (Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani), A.M.I.( Ambasciatori dei Mieli), Legambiente, Gestione Associata degli archivi comunali dell’Isola d’Elba ed Accademia Italiana della Cucina delegazione Elba, da un’idea del Circolo Culturale Le Macinelle.

La mattinata si aprirà con i saluti di benvenuto da parte del Sindaco di Marciana, Simone Barbi.

Seguirà la relazione  di Duccio Pradella, Presidente di Arpat,  che farà il punto sull’ attuale situazione produttiva ed economica dell’apicoltura toscana.

 

Testeremo poi  dal vivo il prodotto con una degustazione guidata davvero speciale con Lucia Piana, biologa esperta in analisi polliniche, ed  Emily Mallaby, docente di Analisi Sensoriale del Miele, entrambe rappresentanti della associazione Ambasciatori dei Mieli.

 Insieme a loro , tutti   i partecipanti potranno  imparare a conoscere ed apprezzare i mieli dell’Arcipelago Toscano, scoprendone le caratteristiche organolettiche, le peculiarità e le sfumature che li rendono unici: sarà un’ esperienza sensoriale alla scoperta di mieli di castagno, millefiori ed altre varietà, espressione autentica della ricca biodiversità del nostro  Arcipelago.

Impareremo a distinguere colori, profumi, sapori e persistenza delle diverse tipologie di miele: elementi fondamentali per apprezzare al meglio questo prodotto prelibato. La degustazione  permetterà di scoprirne la complessità e di sviluppare un palato in grado di coglierne le sfumature più delicate.

 Ma le sorprese non finiscono qui.: Gloria Peria, direttrice scientifica della Gestione Associata degli archivi comunali dell’isola d’Elba, ci condurrà in un interessante viaggio a ritroso nel tempo, svelando la storia dell’apicoltura all’Elba in epoca Napoleonica.

Infine, Umberto Mazzantini, consigliere nazionale di Legambiente, offrirà un importante spunto di riflessione sul ruolo fondamentale che le api ricoprono nel nostro ecosistema, sottolineando la necessità di tutelare questi preziosi insetti impollinatori.

La pausa pranzo  ci darà l’opportunità  di  assaporare  i sapori tipici della cucina Marcianese, scegliendo a piacere tra i numerosi ristoranti e trattorie del borgo.

Nel pomeriggio si  riapriranno i battenti  dalle ore 14.30  con degustazioni di mieli accuratamente selezionati. Saranno presenti  alcuni apicoltori locali, con i quali dialogare per scoprire i segreti del loro mestiere, le sfide quotidiane e la passione che li spinge a dedicarsi alla produzione di questo alimento prelibato.

Alvaro Claudi, chef e cultore  di storia della gastronomia, ci racconterà alcune ricette a base di miele, esaltando la versatilità in cucina ed il ruolo chiave  di questo “ nettare degli dei” nella tradizione culinaria toscana e mediterranea.

 A cura di Ambasciatori dei Mieli sarà allestito l’ “ Honey Bar” che offrirà ai partecipanti la possibilità di assaporare ulteriori mieli .

Questi intermezzi golosi saranno accompagnati da coinvolgenti  momenti di musica e canto dell’Ensemle Koralè, musiche dal mondo ,  gruppo di cantanti  dirette da Daniela Soria.

“Una Giornata di Miele” è un’occasione imperdibile per conoscere da vicino il mondo dell’apicoltura elbana, apprezzare la qualità dei suoi prodotti e scoprire i mille usi del miele in cucina e nella vita quotidiana. Un evento che celebra la cultura del territorio, il lavoro instancabile degli apicoltori e la ricchezza di sapori che l’isola d’Elba e le altre isole dell’Arcipelago hanno da offrire.

La partecipazione è gratuita. La prenotazione non è obbligatoria, ma è gradita per facilitare l’ organizzazione alla degustazione guidata. Per informazioni e prenotazioni mail:  bluelba@gmail.com

Tecnici in diretta – mercoledì 15 maggio

Ci vediamo mercoledì 15 maggio ore 21:00 su piattaforma Zoom con i Tecnici in Diretta

Argomenti della serata:

 

Bilancio primaverile:
chi ha prodotto? Perche’? Vediamo dove si è raccolto e dove no, valutando sia la differenza tra zone sia i metodi di gestione che hanno dato i migliori risultati.
Quali prospettive future:
-le famiglie sono pronte per i prossimi raccolti?
-Ci siamo lasciati la sciamatura alle spalle?
-Quali piante nettarifere sembrano avere prospettive produttive e quali portrebbero accusare delle problematiche a causa del clima?

Avvelenamenti e malanni di stagione:
-In questa primavera piovosa si sono intensificati i trattamenti fitosanitari sulle colture aumentando i rischi di avvelenamenti, Come accorgersi degli avvelenamenti e come agire.
-In un periodo di scarsi raccolti le colonie indebolite possono più facilmente cedere a patologie come riconoscerle e come agire

Report aprile 2024: fiori di acacia in arrivo!

L’8 aprile del 2021 la colonnina di mercurio in Toscana era scesa fino a -8 gradi compromettendo, su gran parte della regione, la produzione di miele e la sopravvivenza delle api fino a giugno. Esattamente 2 anni dopo nel 2023 le temperature erano scese nuovamente sotto lo zero annullando i raccolti primaverili inclusa l’acacia. Oggi la situazione è completamente diversa dal punto di vista climatico con temperature quasi estive che hanno toccato i 28 gradi. Sintomo di un clima ormai impazzito in cui appare sempre più difficile fare previsioni a lungo termine; ma tra i due estremi sicuramente apprezziamo più questo clima che ci ha anche fornito precipitazioni tra marzo e inizio aprile.

È evidente che l’alternanza di acqua e caldo ha fatto letteralmente sbocciare la primavera con fioriture imponenti e api che ne hanno potuto approfittare nei gironi di sole.

La tanto attesa acacia sta fiorendo nelle stazioni più calde e assolate e pare in anticipo di circa 10 giorni.

Purtroppo al momento non si registrano produzioni degne di nota in quanto il maltempo prolungato ha limitato l’attività di bottinatura in un periodo in cui il consumo di scorte delle colonie raggiunge il suo picco.

Nelle giornate calde e umide le colonie hanno sì raccolto molto ma per poi consumarlo nelle giornate piovose. Inoltre piante come l’erica (foto: L. Bongianni), che forniscono un considerevole apporto di nettare negli areali vocati, non sempre ha avuto fioriture particolarmente abbondanti probabilmente a causa delle piogge arrivate troppo tardi dopo un inverno siccitoso.
Siamo di fronte quindi ad una primavera calda ma piuttosto “tipica” con clima altalenate e incerto dove le colonie hanno avuto modo di accrescersi senza al momento avere avuto il tempo per immagazzinare scorte.

Un peccato se si pensa che specie importanti come erica e ciliegio siano ormai a fine fioritura e difficilmente avremo altre importazioni prima della fioritura della robinia. 

Difficile effettuare un bilancio complessivo delle colonie in questa prima parte di stagione dove, più che mai, abbiamo una forte disomogeneità tra stazione e stazione. È indubbio che le colonie abbiano giovato di questi ultimi giorni di bel tempo ma le precedenti precipitazioni prolungate hanno posto le famiglie sotto stress costringendo in più di una occasione le api ad arrestare la covata e gli apicoltori a nutrire.

Ad oggi, nel complesso, gli alveari in Toscana sono popolati con covata estesa ma con scorte ancora limitate anche se in lieve aumento. Ovviamente abbiamo sia apiari con miele nel melario, specie sulla costa e pianura e apiari con poche scorte dove le api hanno limitato la deposizione per non andare incontro a stress alimentari.

Le fioriture su cui possiamo fare affidamento al momento sono principalmente il ciliegio (ormai a fine fioritura), il biancospino, le brassicaceae e il prato.

La sciamatura è partita con qualche giorno di ritardo ma è facile prevedere che il perdurare di situazioni climatiche instabili, con giornate di pioggia che costipano le bottinatrici all’interno del nido, favoriscano l’accentuarsi di questo fenomeno rendendolo di difficile gestione.
Anche la fecondazione delle regine è arrivata in leggero ritardo sempre a causa del maltempo di inizio mese.

Un inizio primavera sicuramente non esaltante che non ha permesso produzioni su erica e ciliegio salvo rare eccezioni. L’instabilità climatica è destinata a perdurare con la preoccupazione che possa sovrapporsi alla fioritura dell’acacia e che possa complicare sensibilmente le operazioni di controllo della sciamatura. Nonostante ciò le precipitazioni, l’assenza di gelate, i venti contenuti e il generale buon stato delle colonie fanno ben sperare su possibili produzioni future. Non ci resta che incrociare le dita e prepararsi a lunghe (e speriamo produttive) giornate lavorative.