Congresso AAPI 2024 – i temi trattati

Si è da poco concluso il convegno degli apicoltori professionisti Aapi che da 38 anni rappresenta un momento di formazione fondamentale per le aziende e tutto il settore apistico.
Ripercorriamo brevemente i tanti temi affrontati prima di parlarvene in maniera più approfondita nel prossimo incontro online con i tecnici mercoledì 21 febbraio.

Mercoledì 31 gennaio i lavori del giorno si sono incentrati sui progetti della rete di tecnici franco italica. Sono stati presentati i risultati del progetto Innov’api e i nuovi dati sugli studi condotti per Apin’verno. Importanti i dettagli emersi sul rapporto ape-virus-invernamento in relazione alle pratiche apistiche da effettuarsi durante la stagione fredda.
Altrettanto interessante il focus sull’impiego del pintest, strumento comparativo all’interno di un apiario o gruppo di alveari, per poter determinare l’efficacia del comportamento igienico di una colonia nei confronti di una covata compromessa.
Pin test che ha anticipato i lavori del pomeriggio su: ecologia e relazione ape-varroa e uno sguardo all’apicoltura internazionale con le esperienze di aziende apistiche di Angola e Australia.

La giornata del primo febbraio è stata dedicata a tematiche di politica apistica e ai rapporti tra associazioni di settore e politiche agricole comunitarie. Si è rilevata una giornata importante per comprendere come le nostre associazioni regionali, nazionali ed europee, beelife in primis, si muovono in ambito politico per intervenire sulle normative che influenzano il nostro settore. Data l’attuale situazione in cui verte il mercato del miele è stato richiesto un intervento per comprendere certe dinamiche che stanno pesantemente condizionando il nostro settore. Entreremo più in dettaglio sulle dinamiche di mercato nel prossimo “tecnici in diretta”.

Tra le misure da adottare per arginare questo mercato compromesso da adulterazioni è necessario disporre di laboratori e protocolli complessi ed una fitta rete di rilevazioni ed analisi per poter intervenire in maniera concreta. Solo dopo aver predisposto ciò sarà possibile ambire ad avere una normativa più cautelativa verso la produzione di miele di qualità. Appare ovvio come queste esigenze, purtroppo, non possono essere assolte prima di alcuni anni.
Unaapi si è spesa nel cercare di ottenere un sostegno per l’acquisto di nutrizione per le colonie necessaria durante i trattamenti acaricidi. A livello ministeriale pare ci siano buone possibilità che questo obbiettivo possa essere raggiunto sostenendo così l’apicoltore in un delicato momento di gestione degli alveari.
Altre iniziative mirate per la compensazione del mancato reddito mirano alla possibilità di stipulare polizze per tutelare la mancata produzione, nel corso del pomeriggio sono state raccontate le esperienze del primo anno.

La mattinata del terzo giorno è stata dedicata all’allevamento e selezione di api regine e alla normativa apistica.
L’apicoltore del Lussemburgo Paul Jungels ha riassunto i sui 40 anni di esperienze finalizzati alla selezione di api regine buckfast resistenti alla varroa. Il suo lavoro è stato possibile grazie alla cooperazione di tanti apicoltori che hanno creduto al progetto e lo hanno portato avanti fino ad ottenere api con elevata tendenza all’igienicità. Nel concreto alcune linee non necessitano più i 2 trattamenti acaricidi mantenendo comunque la produttività.
Anche in Italia esistono progetti di selezione altrettanto importanti come il progetto Sesamelc presentato dal presidente di Aissa Elio Bonfanti. Il progetto prevede la realizzazione nel territorio nazionale di zone di fecondazione controllata (ADA) negli areali di ligustica e carnica. In queste stazioni controllate gli apicoltori possono portare i propri nuclei di fecondazione per fecondare le regine con fuchi certificati e selezionati per genetica e morfometrica.
Nella seconda parte della mattinata si è parlato di normativa con particolare attenzione alle problematiche derivate del nuovo manuale operativo dell’anagrafe apistica. Il dott. Vanni Floris e Montemurro hanno sviscerato il lavoro di Unaapi per rivedere le modifiche apportate al nuovo manuale che a causa dell’aggravio di richieste impensabili sul lato pratico rischia di complicare infinitamente il lavoro degli apicoltori.
Successivamente Etienne Bruneau (in foto), vice presidente del gruppo miele del Copa-Cogeca si è focalizzato nell’analizzare le problematiche di produzione legate ai cambiamenti climatici, più volte abbiamo affrontato la questione durante i nostri incontri online e nel prossimo nostro appuntamento di febbraio riassumeremo i punti importanti di questo intervento.
Le altre probatiche di settore, e possibile strategie di resistenza, sono state riassunte da Francesco Panella nella successiva presentazione.
Per poter avere maggiore capacità di intervento per far fronte ai cambiamenti climatici Ravelli ha illustrato i primi dati di un sistema previsionale per la produzione del miele mentre gli ultimi argomenti della giornata hanno riguardato le tecniche apistiche impiegabili per far fronte alle problematiche emerse in precedenza grazie a: spunti di gestione del miele (spesso umido) e disposizione degli alveari dal punto di vista della coibentazione.

Ultimo giorno di congresso riservato alle prove di campo del CRT – Centro di Riferimento Tecnico per l’Apicoltura: Patologie Apistiche (CRTPAU). Da anni il CRT rappresenta un’importante occasione di confronto e di scambio, ma anche di coordinamento di quanti si occupano di sanità degli alveari all’interno delle organizzazioni Associate ad Unaapi. La varroa è tristemente la prima protagonista dei progetti della rete; ma non potevano mancare interventi riguardanti le nuove avversità che da alcuni anni il settore sta cercando di contrastare: Vaspa velutina e Aethina tumida. Proprio sulla Vespa velutina Arpat si sta organizzando con una fitta rete di monitoraggio in cui tutti i soci possono dare una mano.

Sabato 17 febbraio Convegno dell’Apicoltura Toscana e Assemblea dei Soci

Sabato 17 febbraio dalle ore 9:30 alle 17:00 vi aspettiamo all’Auditorium Comunale di Rosignano Solvay, in piazza del Mercato, per il Convegno dell’Apicoltura Toscana e la nostra Assemblea. 
 
Parleremo di:
  • Quanto costa produrre un kg di miele? I risultati della prima indagine Honey Cost, Concetta Cardillo (CREA)
  • Un anno di polizza per mancata produzione e l’evoluzione per il 2024, Fabio Campoli e Valentina Primi (Agenzia Fidelis)Con le testimonianze sull’esperienza assicurativa di alcune aziende.
Al termine della mattinata si terrà l’Assemblea dei soci con la presentazione del bilancio 2023.
 
Nel pomeriggio ci sposteremo presso l’azienda apistica professionale Apicoltura Dr Pescia per una visita che spazierà dal laboratorio di estrazione e confezionamento del miele alla barricaia per l’idromele. Approfitteremo per parlare almeno un po’ di varroa e dell’esperienza dell’azienda nell’uso degli erogatori con il formico.
 
Sarà possibile pranzare insieme al Circolo Ricreativo Solvay – Ristorante Pizzeria Ciri6 – menu a scelta libera a carico dei partecipanti.

E’ gradita la prenotazione per il pranzo compilando il modulo entro il 15 febbraio.

Sabato 16 dicembre – Convegno di fine anno e concorso Mieli Toscani

Sabato 16/12/23 – Convegno dell’Apicoltura Toscana con premiazione del XXXVIII Concorso dei mieli toscani

Sabato 16 dicembre dalle ore 10:15 alle ore 16:00 presso la BibliotecaNova Via Chiusi, 3/4 – Firenze si terrà  Convegno dell’Apicoltura Toscana con premiazione del XXXVIII Concorso dei mieli toscani.

Presto verrà pubblicato il programma completo del convegno.

Seguirà nel pomeriggio una degustazione dei mieli a cura di Emily Mallaby docente Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele

Convegno dell’apicoltura toscana 2018

programma2018 1Sabato 24 febbraio presso il Country Resort Guadalupe (Strada Provinciale, 72 loc. Bozzone – 58100 Braccagni GR), si svolgerà il Convegno dell’Apicoltura Toscana organizzato da Arpat.
L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Questo il programma della giornata