Sabato 18 ottobre abbiamo organizzato una visita dal nostro socio storico Aldo Baragatti; “apicoltore per passione e inventore per hobby” — così si è presentato, con la semplicità e l’entusiasmo che da sempre lo contraddistinguono.

I partecipanti hanno potuto godere della sua ospitalità e, soprattutto, ammirare da vicino le numerose invenzioni nate nel suo laboratorio: strumenti, attrezzi e soluzioni tecniche che toccano ogni fase dell’attività apistica, dalla visita alle api fino alla lavorazione della cera.

Ecco una prima selezione delle sue creazioni più interessanti in apiario, che speriamo possano ispirare e incuriosire gli apicoltori più ingegnosi e appassionati.

L’affumicatore modificato

Nonostante si tratti di uno strumento di uso quotidiano in apicoltura l’affumicatore non viene da tutti riadattato, da Aldo ovviamente si!

Ecco le soluzioni semplici ma geniali adottate da Aldo:

Ganci laterali richiudibili
Permettono di ridurre l’ingombro del mantice e di agganciare l’affumicatore al carrello o alla tuta durante gli spostamenti.

Maniglia, contrappeso e presa ammortizzata
La maniglia facilita il trasporto, un contrappeso evita che l’affumicatore oscilli e due bande di cuoio sul manico migliorano la comodità d’uso, evitando lo sforzo della mano durante le lunghe sessioni di lavoro.

Tappo di chiusura per lo spegnimento
Una soluzione pratica e sicura: basta inserire il tappo munito di catenella per soffocare la combustione. Mentre l’affumicatore è in uso un supporto laterale sorregge il tappo per evitare che oscilli.

Il coprifavo multifunzione – Apiscampo, nutritore e trappola propoli in un unico elemento

Il coprifavo multifunzione è un dispositivo che riunisce in un solo corpo le funzioni di coprifavo, apiscampo, nutritore e trappola propoli.
Un progetto studiato per ridurre le manipolazioni e velocizzare le operazioni.


Struttura e componenti

Il coprifavo multifunzione è strutturato in due parti divisibili tra loro, la parte superiore che funzione come semplice tappo di chiusura della parte inferiore.

Naturalmente con bordi, quindi concavo, così da compensare la mancanza d’ altezza della parte inferiore per un eventuale inserimento di un nutritore. Ha soltanto delle clips da ufficio che permettono di mantenere il foglio di lavoro dell’arnia, senza rischio di perderlo.

La parte inferiore (quella in foto) è dotata di molteplici personalizzazioni che riunisce in buona parte tutti gli accessori di cui si necessita durante la stagione apistica.

Gli elementi in questione sono:

  1.  Nr.2 Asole nel legno allineate; permettono di sdraiare un telaino da nido all’interno del coprifavo, così da permettere un eventuale blocco di covata o per nutrire le api con miele.
  2. Apertura supplementare  per l’attivazione dell’ apiscampo
  3. Escludi regina, ma è possibile cambiarla incastrando un pezzo di rete per propoli o un tappo di chiusura in base all’ uso che se ne deve fare.
  4. Gancio a molla, in caso in cui non si debba aprire il coprifavo, chiudendo il gancio a molla con la parte superiore, il coprifavo rimarrà in un unico pezzo, molto utile in caso si volesse togliere per visitare il direttamente il nido, senza dividersi
  5. Nr. 2 supporti in acciaio inox di supporto per un eventuale telaino. I supporto terranno rialzato il telaino, favorendo l’accesso alla parte che poggerebbe sul legno alle api, per la pulizia dello stesso.
  6. E’ il classico fori di tutti gli coprifavi, dove è possibile inserirci un eventuale nutritore a tetto.
  7. Apiscampo, chiudendo i buchi n.2 e n.6 si attiverà 
Si nota subito, un ottimizzazione nel lavoro di Aldo, riunendo tutti questi elementi in un unico corpo, secondo il suo parere massimizza il risparmio di tempo se pur il coprifavo possa risultare piu’ pesante del normale.

Telaino T3 modificato

Evoluzione del sistema “T3 Campero”: la variante adattata per il blocco di covata con cornici t3 completamente estraibili e intercambiabili senza dover tagliare i favi.

Il dispositivo unisce l’idea del telaio modulare a tre sezioni con escludi regina sui lati che consentono di confinare la regina o limitare la deposizione su porzioni controllate di favo.

I listelli superiori alle 3 cornici non permettono alle api di tirare la cera ne permetto il solo passaggio.

Carretta di servizio in apiario

La carretta di Aldo non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera stazione operativa itinerante.
All’interno ospita una cassetta modulare a scomparti, con spazio per utensili, prodotti e materiali da campo: spruzzatore, leve, zigrinatori, blocco appunti e perfino un mini porta-telaini.
Ogni accessorio ha il suo alloggiamento dedicato, etichettato e ordinato — un esempio perfetto di efficienza in apiario.

Sulla parte frontale della carretta vi è uno spazio per ospitare i melati che possono essere impilati e trasportati.

Michele Valleri