Report inizio maggio – Primavera “normale”, ma l’acacia?
È iniziata la stagione apistica 2025 con una primavera caratterizzata da temperature miti e da una continua alternanza tra precipitazioni e giornate assolate.
Per fortuna, sono mancate le gelate di inizio aprile, che sempre più spesso negli ultimi anni avevano compromesso le produzioni di miele primaverili.
Una primavera quindi dalle sfumature più “normali”, senza fenomeni termici estremi né in senso freddo né caldo, ciò ha favorito un buon sviluppo delle colonie e ha permesso alle aziende di produrre miele già nei primi raccolti pre-acacia.
Nelle zone vocate all’erica e al ciliegio sono stati prodotti discreti quantitativi di miele, perlopiù millefiori, spesso con una buona presenza di queste essenze.
Non mancano le aziende che, soprattutto in collina, hanno prodotto mediamente un melario per alveare: un risultato che mancava da tempo in molte aree.
La sciamatura è stata presente, ma senza raggiungere livelli preoccupanti; le basse temperature notturne e una primavera partita in modo più graduale hanno permesso di contenere questo fenomeno, consentendo una gestione relativamente serena degli apiari.


E l’acacia?
La fioritura dell’acacia è partita leggermente in ritardo rispetto agli ultimi anni, proprio a causa di un inizio stagione privo di picchi di caldo eccessivo, nonostante l’inverno avesse registrato temperature elevate. L’aspetto dei fiori di acacia, soprattutto in pianura, non è risultato particolarmente vistoso: molte piante hanno sviluppato abbondante fogliame a scapito della fioritura, segnale possibile di stress pregresso.
La situazione è stata ulteriormente complicata dalle piogge insistenti di fine aprile che, in molte zone di pianura, hanno compromesso il primo raccolto di acacia.
In collina e nelle aree più riparate, dove le precipitazioni sono state meno intense o più frammentate, la situazione sembra più favorevole, ma sarà necessario attendere ancora qualche giorno per avere un quadro completo delle rese.
Conclusione
Un inizio di stagione graduale, senza gelate e senza eventi climatici estremi, sta mettendo le basi per una stagione 2025 nei “binari giusti”. L’acacia rappresentava, come sempre, una scommessa importante, e in molte aree purtroppo il raccolto è stato fortemente ridotto. Tuttavia, le colonie si presentano in buono stato di popolazione e con scorte non abbondanti ma in crescita.
Se il meteo delle prossime settimane manterrà una certa stabilità, vi sono buone speranze per recuperare parte della produzione con i prossimi raccolti.
Mai come quest’anno si conferma quanto una gestione oculata degli alveari, possa permettere di affrontare stagioni non semplici senza drammatiche conseguenze.