I mieli toscani: i monoflora di inizio primavera

La Toscana e i suoi mieli

La nostra regione vanta una elevata biodiversità e un legame profondo con la tradizione apistica. 

Tra le molte varietà di miele prodotte, i mieli monoflora (o uniflorali) di inizio primavera svolgono un ruolo importante per le api e per chi le alleva.

Questi mieli, ricavati principalmente da una singola specie botanica, offrono al consumatore un’esperienza gustativa e olfattiva che riflette la ricchezza del territorio toscano.

Nonostante l’esperienza dell’assaggio sia insostituibile per apprezzarne appieno le caratteristiche, proviamo in questo articolo a tendere l’orecchio (o meglio il naso) su ciò che questi mieli raccontano ai nostri sensi.

17671236 10155145055634556 1304219626 n

Miele di ciliegio (Prunus avium)

La pianta di ciliegio, conosciuta principalmente per i suoi frutti e per il legno nobile che se ne ricava, fiorisce tra la seconda metà di marzo e l’inizio di aprile, quando i campi e le colline toscane si ricoprono di fiori bianchi e rosati; produce miele anche da spontanea ma è in colture gestite dall’uomo che queste produzioni diventano rilevanti. La produzione di monoflora è saltuaria ed è strettamente collegata all’andamento stagionale, pertanto non è scontato trovare questo miele ogni anno.
Il nettare raccolto dalle api durante questa fioritura dà origine a un miele chiaro, bianco giallastro quando cristallizza ma può trovarsi anche sui toni ambra rossastri. La cristallizzazione avviene piuttosto rapidamente lasciando il prodotto pastoso e con cristalli fini. Ha un aroma che ricorda i fiori della pianta stessa e delle Rosacee in genere, della mandorla amara e del nocciolo di ciliegia, caratteristiche che ritroveremo anche all’assaggio. Delicato al gusto porta con sé note acidule e la freschezza tipica dei mieli cristallizzati.
È un miele ideale per dolcificare le colazioni e in generale gli spuntini dolci.

Miele di colza (Brassica napus oleifera, Brassica campestris oleifera)

La colza è una pianta foraggera coltivata prevalentemente per l’olio estratto dai suoi semi che viene utilizzato in larga parte per la produzione di biodiesel. Fiorisce da fine marzo a inizio aprile ma può prolungarsi anche oltre in funzione del periodo di semina. La sua fioritura offre alle api una fonte abbondante di nettare e di polline che contribuiscono all’esplosivo sviluppo degli alveari e che spesso causa frequenti e incontrollate sciamature. Essendo un seminativo la produzione di miele dipende fortemente dalla superficie coltivata, che a sua volta è legata alla richiesta dei sui prodotti di trasformazione.
Il suo nettare produce un miele che cristallizza molto rapidamente grazie all’elevata presenza di glucosio rispetto al fruttosio e con cristalli fini, a volte già nei favi, spesso portando con sé una maggiore umidità rispetto a quella considerata “di sicurezza” per non rischiare un’eventuale fermentazione (che solitamente è fra il 17% e il 18%).
Il miele prodotto è ambra chiaro in fase liquida, per poi virare verso il beige con sfumature grigiastre da cristallizzato. Mediamente intenso sia all’olfatto che al gusto, presenta una nota acida in bocca dominata da sentori di cavolo, crauti e verdura cotta che si ritrovano anche all’olfatto ma con intensità maggiore.
Le sue caratteristiche organolettiche particolari lo rendono un miele adatto alle preparazioni salate per dare ai piatti qualche nota vegetale in più.

erica2020

Miele di erica (Erica arborea)

L’Erica arborea è un arbusto sempreverde molto diffuso nella macchia mediterranea. La pianta viene utilizzata sia per il legno delle sue radici nella creazione di piccola oggettistica, pipe da fumo in primis, sia per realizzare scope da giardino (da qui il nome “scopa” utilizzato comunemente). La fioritura è generalmente tra marzo e maggio e non sempre riesce ad essere di utilità tale da farne un monoflora ma spesso contribuisce a far parte dei millefiori di questo periodo.
Il miele che ne deriva è di colore scuro, tendente all’ambra con riflessi rossi da liquido e una tipica torbidità, o al marrone e arancio quando cristallizzato. La sua consistenza è insolita e spesso ricorda più una gelatina che una vera e propria cristallizzazione, che comunque avviene piuttosto rapidamente.
Di intensità media sia all’olfatto che al gusto, al naso porta freschezza, note zuccherine cotte, di caramello e speziate mentre in bocca ricorda la caramella mou, la liquirizia e il legno di cedro, quello delle matite.
Il miele di erica è molto versatile e può essere utilizzato in cucina sia per dare un tocco di freschezza sia per esaltare le note aromatiche in piatti dolci o salati.

… e se non è un monoflora…

Tutti i mieli presentati sopra hanno caratteristiche distintive molto evidenti ma non sempre si riescono ad “isolare” per avere come prodotto un miele uniflorale. In primavera ad esempio può accadere che questi nettari si mescolino con la successiva importazione di nettare di acacia (Robinia pseudoacacia).

Ciò che si crea sono dei millefiori, ciascuno con dei mix di odori e sapori unici che rendono quei mieli delle singolarità irripetibili. Il millefiori infatti non ricerca delle precise caratteristiche organolettiche, al contrario contiene tutta la varietà delle fioriture presenti in quel periodo, in quel luogo. Qualche “purista” del miele monoflora potrebbe considerarli come un’opportunità mancata, per me sono una specialità!

Buona degustazione e al prossimo assaggio.

Luca Baldini

39° Concorso Mieli Toscani: raccolta campioni

Siamo felici di annunciarvi l’inizio della raccolta dei campioni per il 39° Concorso dei Mieli Toscani organizzato da ARPAT.

Se sei un apicoltore per passione o un professionista del settore, questa è la tua occasione per mettere in mostra il frutto del tuo lavoro!

La partecipazione è aperta a tutti coloro che producono miele toscano, purché ottenuto nell’ultima annata apistica, estratto dai favi mediante centrifugazione, perfettamente pulito e con un contenuto d’acqua inferiore al 18,0%.

Dove consegnare i campioni?
Puoi inviare o consegnare personalmente il tuo miele presso:

ARPAT, Via Paolo Boselli 2 – Firenze
Bottega delle Api, Via Chiantigiana 92 – Firenze

I campioni dovranno pervenire entro e non oltre le 18:00 di martedì 15 ottobre p.v.

Per maggiori dettagli, qui trovi il regolamento completo insieme alla scheda di partecipazione.

Per qualsiasi domanda o chiarimento, non esitare a contattare la nostra segreteria:
 info@arpat.info |  055 6533039
Disponibili dal martedì al venerdì, dalle 14:00 alle 18:00.

Non perdere l’occasione di mettere in risalto il tuo miele!

Sabato 28 Settembre – miele nel quartiere alla biblioteca dell’Orticoltura

Sabato 28 Settembre ore 16.00-18.00 La Biblioteca dell’Orticoltura ospiterà:

Miele nel quartiere – far conoscere la bellezza e la varietà dei mieli toscani.

Emily Mallaby, docente dell’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele, guiderà i partecipanti in un percorso alla scoperta delle api e del loro preziosissimo prodotto.

L’incontro sarà un imperdibile occasione per immergersi nell’affascinante mondo dell’apicoltura, e conoscere i segreti e i sapori del miele.

Che cosa è esattamente il miele? Come fanno le api a produrlo? Qual è il ruolo degli
apicoltori e quali sono le sfide produttive che api e apicoltori devono affrontare oggi?
Con la degustazione i partecipanti potranno imparare a conoscere ed apprezzare i mieli della Toscana, scoprendone le caratteristiche organolettiche, le peculiarità e le sfumature che li rendono unici: sarà un esperienza sensoriale alla scoperta dei mieli del territorio, espressione della varietà della nostra regione.

La degustazione è rivolta a tutti i curiosi, interessati ad assaggiare e conoscere le diverse tipologie di miele toscano.
L’incontro è aperto a tutti, ma è consigliato per un pubblico adulto.

Massimo 25 partecipanti, prenotazione obbligatoria presso la biblioteca in orario di apertura: tel. 055-4627142 mail: bibliotecaorticoltura@comune.fi.it

Una Giornata di Miele: un’immersione golosa nel mondo del miele dell’Arcipelago Toscano

Sabato 25 Maggio  dalle ore 09.00 la Collegiata di San Sebastiano a Marciana accoglierà  “Una Giornata di Miele”,  incontro interamente dedicato a questo nettare dorato, frutto dell’instancabile lavoro delle api e dono prezioso della natura. Sarà un’ imperdibile occasione per immergersi nel mondo affascinante dell’apicoltura , conoscerne i segreti, i sapori e le mille virtù.

L’iniziativa, cofinanziata dall’Unione Europea, è organizzata dal Comune di Marciana, in collaborazione con:   Arpat (Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani), A.M.I.( Ambasciatori dei Mieli), Legambiente, Gestione Associata degli archivi comunali dell’Isola d’Elba ed Accademia Italiana della Cucina delegazione Elba, da un’idea del Circolo Culturale Le Macinelle.

La mattinata si aprirà con i saluti di benvenuto da parte del Sindaco di Marciana, Simone Barbi.

Seguirà la relazione  di Duccio Pradella, Presidente di Arpat,  che farà il punto sull’ attuale situazione produttiva ed economica dell’apicoltura toscana.

 

Testeremo poi  dal vivo il prodotto con una degustazione guidata davvero speciale con Lucia Piana, biologa esperta in analisi polliniche, ed  Emily Mallaby, docente di Analisi Sensoriale del Miele, entrambe rappresentanti della associazione Ambasciatori dei Mieli.

 Insieme a loro , tutti   i partecipanti potranno  imparare a conoscere ed apprezzare i mieli dell’Arcipelago Toscano, scoprendone le caratteristiche organolettiche, le peculiarità e le sfumature che li rendono unici: sarà un’ esperienza sensoriale alla scoperta di mieli di castagno, millefiori ed altre varietà, espressione autentica della ricca biodiversità del nostro  Arcipelago.

Impareremo a distinguere colori, profumi, sapori e persistenza delle diverse tipologie di miele: elementi fondamentali per apprezzare al meglio questo prodotto prelibato. La degustazione  permetterà di scoprirne la complessità e di sviluppare un palato in grado di coglierne le sfumature più delicate.

 Ma le sorprese non finiscono qui.: Gloria Peria, direttrice scientifica della Gestione Associata degli archivi comunali dell’isola d’Elba, ci condurrà in un interessante viaggio a ritroso nel tempo, svelando la storia dell’apicoltura all’Elba in epoca Napoleonica.

Infine, Umberto Mazzantini, consigliere nazionale di Legambiente, offrirà un importante spunto di riflessione sul ruolo fondamentale che le api ricoprono nel nostro ecosistema, sottolineando la necessità di tutelare questi preziosi insetti impollinatori.

La pausa pranzo  ci darà l’opportunità  di  assaporare  i sapori tipici della cucina Marcianese, scegliendo a piacere tra i numerosi ristoranti e trattorie del borgo.

Nel pomeriggio si  riapriranno i battenti  dalle ore 14.30  con degustazioni di mieli accuratamente selezionati. Saranno presenti  alcuni apicoltori locali, con i quali dialogare per scoprire i segreti del loro mestiere, le sfide quotidiane e la passione che li spinge a dedicarsi alla produzione di questo alimento prelibato.

Alvaro Claudi, chef e cultore  di storia della gastronomia, ci racconterà alcune ricette a base di miele, esaltando la versatilità in cucina ed il ruolo chiave  di questo “ nettare degli dei” nella tradizione culinaria toscana e mediterranea.

 A cura di Ambasciatori dei Mieli sarà allestito l’ “ Honey Bar” che offrirà ai partecipanti la possibilità di assaporare ulteriori mieli .

Questi intermezzi golosi saranno accompagnati da coinvolgenti  momenti di musica e canto dell’Ensemle Koralè, musiche dal mondo ,  gruppo di cantanti  dirette da Daniela Soria.

“Una Giornata di Miele” è un’occasione imperdibile per conoscere da vicino il mondo dell’apicoltura elbana, apprezzare la qualità dei suoi prodotti e scoprire i mille usi del miele in cucina e nella vita quotidiana. Un evento che celebra la cultura del territorio, il lavoro instancabile degli apicoltori e la ricchezza di sapori che l’isola d’Elba e le altre isole dell’Arcipelago hanno da offrire.

La partecipazione è gratuita. La prenotazione non è obbligatoria, ma è gradita per facilitare l’ organizzazione alla degustazione guidata. Per informazioni e prenotazioni mail:  bluelba@gmail.com

Tecnici in diretta – mercoledì 15 maggio

Ci vediamo mercoledì 15 maggio ore 21:00 su piattaforma Zoom con i Tecnici in Diretta

Argomenti della serata:

 

Bilancio primaverile:
chi ha prodotto? Perche’? Vediamo dove si è raccolto e dove no, valutando sia la differenza tra zone sia i metodi di gestione che hanno dato i migliori risultati.
Quali prospettive future:
-le famiglie sono pronte per i prossimi raccolti?
-Ci siamo lasciati la sciamatura alle spalle?
-Quali piante nettarifere sembrano avere prospettive produttive e quali portrebbero accusare delle problematiche a causa del clima?

Avvelenamenti e malanni di stagione:
-In questa primavera piovosa si sono intensificati i trattamenti fitosanitari sulle colture aumentando i rischi di avvelenamenti, Come accorgersi degli avvelenamenti e come agire.
-In un periodo di scarsi raccolti le colonie indebolite possono più facilmente cedere a patologie come riconoscerle e come agire

Report di fine stagione – la pessima stagione apistica in Toscana

aca gelata 1Probabilmente uno degli anni più difficili per l’apicoltura Toscana degli ultimi 30 anni.
Dal punto di vista produttivo nel 2017 non abbiamo avuto produzioni di rilievo per nessun monoflora, anzi la gran parte delle fioriture hanno dato produzioni modeste o nulle con la necessità di dover addirittura sostenere le famiglie con nutrizione di sostegno. Molte aziende infatti sono state costrette a nutrire per salvare gli apiari a primavera e/o in tarda estate. Ad aggravare il quadro nel mese di luglio è stata avvistata la Vespa velutina in Toscana.
Produzioni:

Report luglio – centro Italia fanalino di coda delle produzioni di miele italiano

smielaturaLe produzioni toscane di miele di castagno sono circa di 15-18 kg a famiglia. La media include zone dove sono stati raccolti in media 20 kg come la montagna pratese e parte dell’Appennino sui 500 metri e aree dove non si arriva al melario. Difficile affermare quali sono state le zone più produttive in quanto l’importazione, anche in piccole aree, è stata molto discontinua: a Pontremoli e nel Casentino, ad esempio, ci sono aziende che hanno raccolto in media 20kg e altre che non sono andate oltre i 7kg ad alveare.

Le produzioni di polline di castagno sono meno della metà rispetto allo scorso anno.

Se le aziende in collina possono smielare del castagno gli apiari in pianura e sulla costa soffrono più degli altri il perdurare della siccità.

Report fine luglio 2012

apesaccheggioMeteo

Secco in tutta la regione; giorni fa l’abbassamento delle temperature e qualche nuvola aveva fatto ben sperare per qualche precipitazione di rilievo che di fatto non c’è stata. Le temperature sono attualmente in media stagionale e non sono previste piogge.

Fioriture

Report prima metà di luglio

corsolugl05Meteo

La settimana si prospetta ancora in gran parte soleggiata e stabile. Le temperature risulteranno piuttosto elevate con picchi di 36°C nelle zone più calde. A partire da oggi (mercoledì) è atteso invece un lento calo fino a rientrare nella media del periodo in corrispondenza del prossimo week-end.