Annata totalmente fallimentare per l’acacia toscana (e italiana)

Dopo un 2022 che dal punto di vista delle rese produttive dell’acacia si era rilevato tutt’altro che negativo il 2023 non si è purtroppo ripetuto.

Se nella scorsa stagione avevamo avuto un inanellarsi di condizioni favorevoli: temperature miti anche notturne, assenza di precipitazioni, umidità atmosferica e temperature non eccessive, lo stesso non possiamo dire quest’anno dove ogni episodio sfavorevole si è verificato.

Dopo il calo termico del 6 aprile abbiamo infatti assistito ad un maggio e un inizio giugno altamente piovosi che hanno lasciato poco spazio alla bottinatura e soprattutto hanno favorito la caduta dei fiori di robinia già compromessi dal freddo di inizio primavera.

Le zone più produttive sono al momento piccoli areali di pianura dove la robinia è sfuggita alla morsa del freddo ed è fiorita prima del sopraggiungere delle precipitazioni. Anche in queste zone tuttavia non siamo arrivati a produrre sopra il mezzo melario.

Nelle zone collinari si è prodotto qualcosa nella prima decade di maggio quando le precipitazioni hanno dato una leggera tregua e le acacie erano in fiore ma le rese non raggiungono i 3-4kg a colonia con un miele “macchiato” da altre fioriture.

In quota le rese non sono migliori a causa del maltempo e del freddo che hanno debilitato le colonie ed ha scoraggiato gli apicoltori nel togliere il poco miele che era rimasto nei melari dopo le precipitazioni. Non mancano infine areali vocati alla produzione di questo miele che non solo non sono stati produttivi, ma hanno costretto gli apicoltori a continui interventi di nutrizione di soccorso per non far morire le api di fame.

Stimare delle rese a livello regionale non è quindi facile ed è inoltre prematuro (molte aziende stanno smielando il poco miele prodotto in questi giorni), ma possiamo senza dubbio affermare che siamo di fronte ad un’annata totalmente negativa per questa tipologia di miele sia, come detto, dal punto di vista produttivo sia sotto l’aspetto della purezza in quanto spesso accompagnato da altri nettari provenienti da altre fioriture contemporanee.

In Italia le produzioni di acacia non sono state migliori per le stesse ragioni osservate in Toscana: l’andamento meteoclimatico è stato tutto sommato uniforme in tutta la penisola con fenomeni temporaleschi anche molto violenti che hanno praticamente azzerato le rese produttive.

Potete approfondire la situazione produttiva italiana visitando il sito dell’Osservatorio Nazionale Miele.

Partecipa al concorso mieli “Dolce Vernio”!

dolcevernio17Il Comune di Vernio, l’Assessorato al Turismo, con la collaborazione di ARPAT istituisce il premio “Dolce Vernio” da assegnare il giorno 8 ottobre ai migliori mieli tipici di produzione regionale della Regione Toscana partecipanti a detto concorso.

Il premio ha gli scopi di incentivare la produzione di qualità, promuovere il consumo presso il grande pubblico e di diffondere la cultura del miele locale tipico.

Al fine di raggiungere tali scopi, ai migliori mieli saranno assegnati premi e attestati di qualità.

Report fine aprile – alcune speranze di acacia in Toscana tra vento, freddo e piogge

robiniaMeteo e fioriture
L’acacia in pianura sotto i 200 metri e in città è ormai sfiorita e le rese sono vicine allo zero. Il freddo tra il 18 e il 25 aprile e il vento nei giorni successivi ha dato il colpo di grazia ai fiori già sbocciati in queste zone. Al momento le api stanno raccogliendo i fiori tra i 300 e i 500 metri, in queste zone, dove non vi sono state gelate, si parla di mezzo melario in aumento se per il ponte del primo maggio non si verificheranno piogge o venti forti. In ogni caso non pare che le rese siano destinate ad aumentare sensibilmente; la fine fioritura in collina secondo Iphen è prevista per la prossima settimana.

Report metà aprile – ritorno del gelo, acacia toscana perduta?

aca gelata 1Meteo e situazione fioriture
Netto crollo delle temperature dal 18 aprile accompagnate da brevi precipitazioni violente e all’ormai immancabile vento dai quadranti nord occinentali.
Questo ritorno dell’inverno ha colpito le piante di acacia ormai fiorite o in procinto di farlo grazie al caldo anamalo della prima metà di aprile.
La situazione meteo prevede un miglioramento per il ponte del 25 aprile ma un successivo peggioramento dovuto da una nuova irruzione artica porterà un ritorno di freddo e precipitazioni sparse.
L’acacia è al momento fiorita in pianura e nelle città e salvo alcune eccezioni, l’importazione è ferma e il perdurare delle basse temperature fino a sabato 22 aprile rende molto difficile la raccolta di nettare in queste zone.

Report aprile – alle porte dell’acacia

Situazione fioriture
melario16Dopo un inizio marzo, caratterizzato da temperature anche sotto i 10 gradi, il termometro è tornato a salire continuano a mancare le precipitazioni.
Le isole e le zone costiere pagano già caro per questa siccità che ormai si protrae dall’autunno. In queste zone le fioriture primaverili sono povere di nettare e se la stagione si manterrà con queste premesse sarà molto complesso accudire le famiglie. In collina la situazione è nettamente migliore, qualche pioggia c’è stata e, grazie all’alternanza di un clima caldo umido sono molte le fioriture da cui le api hanno potuto attingere: ciliegio in particolare.

Report metà maggio – avanti così!

Situazione fioriture

quarto melarioAcacia: il bel tempo ha risparmiato l’acacia che in collina sta dando tanto; siamo nel pieno della fioritura sui 500 metri mentre il flusso nettarifero è nettamente in calo, ma sempre presente, nelle zone più basse. Le avverse condizioni meteo, prima col freddo di inizio aprile poi con le precipitazioni, sembrano

Report inizio maggio 2014

ape papaveroSituazione fioriture

L’acacia ha sofferto il periodo prolungato di maltempo tuttavia sopra i 250 metri sul livello del mare ha danneggiato solo una parte delle fioriture. Nonostante ciò le importazioni, in questi giorni di bel tempo, sono tutt’altro che abbondanti.

Iphen – acacia si parte!

gopr0263Nuova carta fenologica e previsionale realizzata da Iphen per la Robinia pseudoacacia

Report metà aprile 2014 – carta fenologica Iphen

pisaSituazione fioriture
Sul litorale è fiorita la sulla. Il raccolto di erica sulla costa è stato discreto ma mai superiore al melario. In collina ha raccolto qualcosa chi aveva le famiglie in prossimità di boschi con alta presenza di ciliegio e/o erica; in entrambi i casi tuttavia difficilmente si è riusciti a riempire il melario.