Le aziende italiane hanno già vissuto molte annate negative negli ultimi dieci anni di attività, ma nel 2024 è accaduto qualcosa di mai visto prima con tale uniformità:
una scarsa produzione di miele su tutto il territorio nazionale, con pochissime eccezioni.
La stagione apistica è iniziata con temperature molto al di sopra della media all’inizio di aprile, che facevano presagire una partenza anticipata della stagione con buoni presupposti.
Sfortunatamente, dopo le prime due settimane con un clima prettamente estivo, è tornato l’inverno con crolli termici che hanno messo in difficoltà api e vegetazione.
Non si parla di gelate, tuttavia ogni presupposto per la raccolta del nettare su gran parte del territorio italiano è stato annullato.
Successivamente lo scenario climatico non è migliorato, con il nord Italia flagellato dal maltempo fino a giugno e il centro – sud vittima di siccità e livelli di aridità del suolo critici in Sicilia, Calabria, Puglia, sud Sardegna e Maremma.